Beirut ha la saracinesca tirata giù
palpebra meccanica
sotto cielo opaco
caduto dagli occhi
davanti alle voragini della strada
un corpo di asfalto pieno di buchi
si leggono cicatrici bianche e rosse..."lavori in corso"
scena di un duello tra un vecchietto
e un grosso re dei topi.....
leccando le lacrime surreali
di una pompa di benzina fuori uso
si scivola via
giovedì 31 ottobre 2013
giovedì 24 ottobre 2013
fuori...identità
Sotto le vostre bandiere
rosse....
con simboli vetero-liquidi....
da pirati metropolitani senza nave
camminate grigi....
indossando la maschera dell'identità
una qualsiasi....
che sia
politica....
di classe o non classe...
sociale....
sessuale....
qualcosa che vi permetta
di riconoscere
ed essere riconosciuti...
rimanendo anonimi....in anonimato
nelle foreste di asfalto e cemento....
Non posso aiutarvi
io la mia bandiera l'ho barattata
notti fa....
scambiandola con un verso rotto di poesia
e un cappello a cilindro....
rosse....
con simboli vetero-liquidi....
da pirati metropolitani senza nave
camminate grigi....
indossando la maschera dell'identità
una qualsiasi....
che sia
politica....
di classe o non classe...
sociale....
sessuale....
qualcosa che vi permetta
di riconoscere
ed essere riconosciuti...
rimanendo anonimi....in anonimato
nelle foreste di asfalto e cemento....
Non posso aiutarvi
io la mia bandiera l'ho barattata
notti fa....
scambiandola con un verso rotto di poesia
e un cappello a cilindro....
martedì 15 ottobre 2013
animalias
Spiegatemi le origini del dolore
non lasciate morire le domande su polpastrelli raggrinziti da blu-vapore
spiegatemi perché il RI-torno di un frammento di vita
aggiunge violenza a quell'immagine che si ripete
nella mia testa come un circolo eterno e sempre uguale...
stessa durata
stessi colori
stesse figure
diversa intensità
stessa intensità
rimane tutto racchiuso in quel guscio
ovattato, umido e orrendo
pieno di memoria obliqua
tutta la possibilità si esaurisce
in un gesto doloroso
di banale e terribile
umana-animalità
priva di soluzione....
non lasciate morire le domande su polpastrelli raggrinziti da blu-vapore
spiegatemi perché il RI-torno di un frammento di vita
aggiunge violenza a quell'immagine che si ripete
nella mia testa come un circolo eterno e sempre uguale...
stessa durata
stessi colori
stesse figure
diversa intensità
stessa intensità
rimane tutto racchiuso in quel guscio
ovattato, umido e orrendo
pieno di memoria obliqua
tutta la possibilità si esaurisce
in un gesto doloroso
di banale e terribile
umana-animalità
priva di soluzione....
volere..potere..potenza...specchio
Voglio rinunciare
alla disciplina
del mio autocontrollo
alle parole inutili
e senza carne
alla dimensione scivolosa
dell'intimità
alla dualità di sangue
tra me e l'altra me nello specchio....
Voglio rinunciare
all'illusione della libertà
voglio liberarmi di me
e dello squallido segreto
che ha rotto la mia identità
alla disciplina
del mio autocontrollo
alle parole inutili
e senza carne
alla dimensione scivolosa
dell'intimità
alla dualità di sangue
tra me e l'altra me nello specchio....
Voglio rinunciare
all'illusione della libertà
voglio liberarmi di me
e dello squallido segreto
che ha rotto la mia identità
.......
Quel solo unico grido di sincerità
si è disperso...scivolando tra le pieghe di mille piani...mille mani....e nessuna ragione
dissolvendosi nella disuguaglianza che corre tra la mia ferita
e i pezzi di mondo che tocco e da cui mi faccio toccare...
la posso guardare ma non guarire
nell'impossibilità della cicatrice che rimane illusione distante...
mi affanno a suturare parole
continuando a perdere sangue...
dal sottoscala tirerò fuori un vecchio cappotto rosso
indossato da un'altra me in un'altra vita...
era perfetto anche all'ora per coprire le tracce della ferita.
si è disperso...scivolando tra le pieghe di mille piani...mille mani....e nessuna ragione
dissolvendosi nella disuguaglianza che corre tra la mia ferita
e i pezzi di mondo che tocco e da cui mi faccio toccare...
la posso guardare ma non guarire
nell'impossibilità della cicatrice che rimane illusione distante...
mi affanno a suturare parole
continuando a perdere sangue...
dal sottoscala tirerò fuori un vecchio cappotto rosso
indossato da un'altra me in un'altra vita...
era perfetto anche all'ora per coprire le tracce della ferita.
contro-autorità
Gettati da una ferita nel teatro della crudeltà
respiriamo le pressioni del corpo
l'origine della nostra carne
saccheggiata dal tempo.....rubata...usata...riciclata....
a volte si rimane imbambolati
a fissare il banco dei surgelati
cercando risposte nelle code di gambero
grasse di ormoni...
credo che la casa del mio corpo...che rimane corpo
sia stata stuprata da uno sfratto senza preavviso...
sono entrati con la divisa e gli stivali
esercitando la loro autorità....
fanculo lo stupro e l'autorità
respiriamo le pressioni del corpo
l'origine della nostra carne
saccheggiata dal tempo.....rubata...usata...riciclata....
a volte si rimane imbambolati
a fissare il banco dei surgelati
cercando risposte nelle code di gambero
grasse di ormoni...
credo che la casa del mio corpo...che rimane corpo
sia stata stuprata da uno sfratto senza preavviso...
sono entrati con la divisa e gli stivali
esercitando la loro autorità....
fanculo lo stupro e l'autorità
lunedì 14 ottobre 2013
spiagge
Su una roccia piatta
liscia e porosa come la pelle della terra
sta seduta una vecchia senza occhi
fissa il mare giallo e frastagliato
con la malinconia delle sue orbite vuote
liscia e porosa come la pelle della terra
sta seduta una vecchia senza occhi
fissa il mare giallo e frastagliato
con la malinconia delle sue orbite vuote
sabato 12 ottobre 2013
resti
Ho pensato che la colpa mi avrebbe uccisa
più delle mani di ferro che si prendevano i miei respiri corti
di cane spaventato...
Ho pensato che quella luce che entrava dalla finestra
in obliqua caduta mi avrebbe stretto alla gola
come un serpente senza pelle....
ho pensato che in quella stanza
avrei lasciato il mio corpo vuoto
senza più carne
invece mi ha seguita strisciandomi dietro ferito
ricordandomi ogni secondo
la dimissione del tempo
abitando notti insonni
e giornate mute...
mi spavento se mi guardo da fuori
più delle mani di ferro che si prendevano i miei respiri corti
di cane spaventato...
Ho pensato che quella luce che entrava dalla finestra
in obliqua caduta mi avrebbe stretto alla gola
come un serpente senza pelle....
ho pensato che in quella stanza
avrei lasciato il mio corpo vuoto
senza più carne
invece mi ha seguita strisciandomi dietro ferito
ricordandomi ogni secondo
la dimissione del tempo
abitando notti insonni
e giornate mute...
mi spavento se mi guardo da fuori
mercoledì 9 ottobre 2013
VOLVER
Le pareti respirano piano
il corpo ha confini che le parole non possono tracciare
in questo reticolato di vene notturne e tempi morti
intrecciate alle ombre di sogni incompiuti.....
si mordono i fianchi
si aprono e si chiudono ferite
fratture degli occhi
radicate nelle viscere scure
sconosciute.....ri-conosciute.....mutilate....
LIBERATE da un corpo scomodo
le pareti respirano piano
il rumore del corpo che si sfalda
ricorda il disordine di una stazione
siamo tutti alla ricerca di una panchina libera
e di un secchio in cui far colare i pensieri
Siamo storie
scene teatrali improvvisate
di carne e sangue, terra, cenere e fango....
marciapiedi sporchi, cappotti di lana, vento straniero,
poesia, spazi, radure...
siamo COrA che si fa largo tra i margini
respiriamo tracce
e non abbiamo paura di cadere
solo di farci male
il corpo ha confini che le parole non possono tracciare
in questo reticolato di vene notturne e tempi morti
intrecciate alle ombre di sogni incompiuti.....
si mordono i fianchi
si aprono e si chiudono ferite
fratture degli occhi
radicate nelle viscere scure
sconosciute.....ri-conosciute.....mutilate....
LIBERATE da un corpo scomodo
le pareti respirano piano
il rumore del corpo che si sfalda
ricorda il disordine di una stazione
siamo tutti alla ricerca di una panchina libera
e di un secchio in cui far colare i pensieri
Siamo storie
scene teatrali improvvisate
di carne e sangue, terra, cenere e fango....
marciapiedi sporchi, cappotti di lana, vento straniero,
poesia, spazi, radure...
siamo COrA che si fa largo tra i margini
respiriamo tracce
e non abbiamo paura di cadere
solo di farci male
da cenere e terra
nasce dalle macerie del tempo
un volto in rovina
auto ritratto muto
e
mutilato
dalla rapidità della lingua......
il corpo si fa sacco vuoto
si sfalda tra scheletro
e
reticolo delle vene
rannicchiato in un carrello si lancia contro il muro
sperando che le tracce non si vedano
un volto in rovina
auto ritratto muto
e
mutilato
dalla rapidità della lingua......
il corpo si fa sacco vuoto
si sfalda tra scheletro
e
reticolo delle vene
rannicchiato in un carrello si lancia contro il muro
sperando che le tracce non si vedano
martedì 1 ottobre 2013
t...r...a...cc.....e....
Si perde tutto nel colore della traccia
nel segno del nome....di un nome
disegnato con la pioggia su un muro rosso....
Si ri-trova tutto in una traccia
...................ferita.......
radura luminosa
montacarichi bloccato a metà che si fa casa sull'albero.....bolla sospesa di tracce che si incontrano
di nuovo per la prima volta....
respirando......
nel segno del nome....di un nome
disegnato con la pioggia su un muro rosso....
Si ri-trova tutto in una traccia
...................ferita.......
radura luminosa
montacarichi bloccato a metà che si fa casa sull'albero.....bolla sospesa di tracce che si incontrano
di nuovo per la prima volta....
respirando......
lunedì 30 settembre 2013
au-dessous
Passiamo buona parte delle nostre ore liquide
a reprimere pulsioni che sciogliamo in movimento
contro lo stato di natura
ci siamo costruiti
strette armature di auto-controllo.....
che compriamo solo quando iniziano i saldi...
le persone non si sfiorano
hanno paura dell'elettricità
seduti su una panchina qualsiasi
di una città qualsiasi
ci accorgiamo
della storia caduta male nel tempo....
ci guardiamo morire un pò ad ogni respiro
e ci difendiamo da un pianto improvviso......
affascinati da un'estetica della violenza che rimane sempre sospesa a metà
non riusciamo a scavare sotto la pelle del caos
a reprimere pulsioni che sciogliamo in movimento
contro lo stato di natura
ci siamo costruiti
strette armature di auto-controllo.....
che compriamo solo quando iniziano i saldi...
le persone non si sfiorano
hanno paura dell'elettricità
seduti su una panchina qualsiasi
di una città qualsiasi
ci accorgiamo
della storia caduta male nel tempo....
ci guardiamo morire un pò ad ogni respiro
e ci difendiamo da un pianto improvviso......
affascinati da un'estetica della violenza che rimane sempre sospesa a metà
non riusciamo a scavare sotto la pelle del caos
martedì 24 settembre 2013
uomo contro uomo
sotto gli occhi si nasconde
il corpo
nella strada
reticolare delle vene
fiato contro fiato
uomo-animale
uomo-uomo
uomo-natura
uomo-mondo
lanciandosi nella propria guerriglia quotidiana
contro la resa alla normalità
serena come un calcio sulle gengive....
consumandola sul confine armato tra cesso e cucina
agganciando gli occhi a qualche notte fa......
il corpo
nella strada
reticolare delle vene
fiato contro fiato
uomo-animale
uomo-uomo
uomo-natura
uomo-mondo
lanciandosi nella propria guerriglia quotidiana
contro la resa alla normalità
serena come un calcio sulle gengive....
consumandola sul confine armato tra cesso e cucina
agganciando gli occhi a qualche notte fa......
nel suo stupido corpo idiota
trovarono anfetamine e pezzi di vetro
i resti di una corsa contro la notte
nel parcheggio semivuoto di un centro commerciale
ne parlarono i giornali locali
dipingendolo come un pericoloso soggetto antisociale
solo perchè aveva provato a dire di no.....
facendosi saltare in aria senza troppo clamore
e sbagliando orario
trovarono anfetamine e pezzi di vetro
i resti di una corsa contro la notte
nel parcheggio semivuoto di un centro commerciale
ne parlarono i giornali locali
dipingendolo come un pericoloso soggetto antisociale
solo perchè aveva provato a dire di no.....
facendosi saltare in aria senza troppo clamore
e sbagliando orario
mercoledì 18 settembre 2013
al semaforo
non testimoniare
la perdita precipitosa
di sangue
sotto terra
grigia di cenere
sotto quello che resta della corsa dei fuochi
due giovani lavavetri ballano al semaforo la danza dei coltelli
mentre tutti noi li stiamo a guardare
braccia arrese lungo i fianchi
con una fame di tenerezza che ci mangia vivi
sciogliamo la mancanza in aggressività
si sono rotti gli specchi
la perdita precipitosa
di sangue
sotto terra
grigia di cenere
sotto quello che resta della corsa dei fuochi
due giovani lavavetri ballano al semaforo la danza dei coltelli
mentre tutti noi li stiamo a guardare
braccia arrese lungo i fianchi
con una fame di tenerezza che ci mangia vivi
sciogliamo la mancanza in aggressività
si sono rotti gli specchi
ombre in traccia
c'è una figura dietro la porta che hai appena aperto
è la traccia che lasci
piede
dopo
piede
nella neve sintetica
verde acido
trattiene nel suo essere ombra
tutto quello che siamo
e che non diciamo
guarderà il nostro corpo farsi in pezzi
e rimanere ai margini di un marciapiede pieno di buche
sapendo che l'autobus arriverà in ritardo
è la traccia che lasci
piede
dopo
piede
nella neve sintetica
verde acido
trattiene nel suo essere ombra
tutto quello che siamo
e che non diciamo
guarderà il nostro corpo farsi in pezzi
e rimanere ai margini di un marciapiede pieno di buche
sapendo che l'autobus arriverà in ritardo
in movimento fermo
Su un sentiero di specchi e tracce lasciate da ciglia di vetro
camminiamo a ritroso
irriducibili alterità
contro tempo
al seguito di una carovana di punteggiatura disordinata
disegnando caos nella cenere
dando voce alla dinamite
dentro piccole scatole scure
i corpi si muovono in rottamazione del senso
senza trovare niente di nuovo
assistendo immobili alla continua morte del sole
camminiamo a ritroso
irriducibili alterità
contro tempo
al seguito di una carovana di punteggiatura disordinata
disegnando caos nella cenere
dando voce alla dinamite
dentro piccole scatole scure
i corpi si muovono in rottamazione del senso
senza trovare niente di nuovo
assistendo immobili alla continua morte del sole
giovedì 12 settembre 2013
.....
Perdiamo tutto il fiato
rincorrendo un solo gesto di tenerezza
ti seguono occhi di cane....
bucano lo stomaco
spille di fumo blu....
rincorrendo un solo gesto di tenerezza
ti seguono occhi di cane....
bucano lo stomaco
spille di fumo blu....
mercoledì 11 settembre 2013
nel centro
Mi hanno guardata cadere giù al centro della stanza
e nessuno si è alzato dalla propria vita....
tutti improvvisamente concentrati su qualcosa di molto piccolo vicino alla suola delle scarpe....
o su una scheggia nelle lenti degli occhiali...un puntino irregolare
un battito leggerissimo
ali di mosca in attività
Dal centro della stanza non si emetteva suono
un lunghissimo pianto muto
finchè qualcuno non ha spento la luce....
Certe fratture restano li
rannicchiate in un angolo....
e non basta fare finta che si può fare tutto da soli
solo perché si è sempre fatto così
sotto le tegole rosse
senti il respiro del vento
entra nelle narici come fiato di metallo
tu sei lì al centro della stanza
intorno si agita un caos immobile
tu se lì ti rialzi e cammini sospeso
cercando quel momento preciso in cui non non serviva fingere
e nessuno si è alzato dalla propria vita....
tutti improvvisamente concentrati su qualcosa di molto piccolo vicino alla suola delle scarpe....
o su una scheggia nelle lenti degli occhiali...un puntino irregolare
un battito leggerissimo
ali di mosca in attività
Dal centro della stanza non si emetteva suono
un lunghissimo pianto muto
finchè qualcuno non ha spento la luce....
Certe fratture restano li
rannicchiate in un angolo....
e non basta fare finta che si può fare tutto da soli
solo perché si è sempre fatto così
sotto le tegole rosse
senti il respiro del vento
entra nelle narici come fiato di metallo
tu sei lì al centro della stanza
intorno si agita un caos immobile
tu se lì ti rialzi e cammini sospeso
cercando quel momento preciso in cui non non serviva fingere
.......isole
Sotto un ponte seduti su pietre scivolose
ci si parla bisbigliando
inseguiti dalla precarietà e dalle svendite di sapone per i piatti...
per fare la guerra al capitale
e alla banalità della paura non ho bisogno
di armi e bombe artigianali....non ora....non subito
non in queste pieghe di tempo....
amare liberamente.... quello si....farebbe sentire armati....
ci si parla bisbigliando
inseguiti dalla precarietà e dalle svendite di sapone per i piatti...
per fare la guerra al capitale
e alla banalità della paura non ho bisogno
di armi e bombe artigianali....non ora....non subito
non in queste pieghe di tempo....
amare liberamente.... quello si....farebbe sentire armati....
....sotto le braci...
A volte la resistenza violenta
non basta per far calmare il tremore della voce
c'è bisogno di qualcosa che vada oltre la rabbia....
e la paura di guardarsi nello specchio
rimanendo strorditi da troppo ossigeno
da troppa rigidità
improvvisamente si viene assaliti dalla necessità
di un corpo e di un tempo che siano A-venire ....
assolutamente altri dalle sabbie mobili della paura di non essere amati...
a-venire si ricercano le tracce
intraviste nelle sue iridi una vita fa.....
non basta per far calmare il tremore della voce
c'è bisogno di qualcosa che vada oltre la rabbia....
e la paura di guardarsi nello specchio
rimanendo strorditi da troppo ossigeno
da troppa rigidità
improvvisamente si viene assaliti dalla necessità
di un corpo e di un tempo che siano A-venire ....
assolutamente altri dalle sabbie mobili della paura di non essere amati...
a-venire si ricercano le tracce
intraviste nelle sue iridi una vita fa.....
equilibristi
C'è un modo di guardarsi
smettendo di avere paura delle ciglia
lentamente..... togliersi di dosso la pesante autocostruzione del se
smontarsi a vicenda ad occhi aperti
perchè solo così si riesce a costruire oltre il muro....
fuori la terra trema meno
dentro si rimane accovacciati testa a testa
in un tenero equilibrio precario....
smettendo di avere paura delle ciglia
lentamente..... togliersi di dosso la pesante autocostruzione del se
smontarsi a vicenda ad occhi aperti
perchè solo così si riesce a costruire oltre il muro....
fuori la terra trema meno
dentro si rimane accovacciati testa a testa
in un tenero equilibrio precario....
martedì 10 settembre 2013
metallodentro
Le urla del vento stracciano nuvole e occhi pieni di terra
strisce di asfalto circondate da mari gialli....carbonizzati
il vento urlando porta via tutto....
la fame
la sete...gole secche che sputano polvere
porta via lontano l'odore del sapone da bucato e delle lamiere ....
rimetti insieme i lembi della notte e del giorno
senza riuscire a trovare rimedio
al tuo corpo nel mondo che sembra non essere mai stato altrove....
metallo-dentro...brucia....fonde...
fa tremare il respiro
le pareti del cuore
i vicoli del cervello
metallo-dentro
consuma
si mangia le ore di sonno
occupa la forme delle nuvole
metallo-dentro
fa sentire la distanza siderale tra due mani vicine che non riescono a sfiorare i confini del senso
metallo-dentro
vivi consumando quello che resta del fuoco.
strisce di asfalto circondate da mari gialli....carbonizzati
il vento urlando porta via tutto....
la fame
la sete...gole secche che sputano polvere
porta via lontano l'odore del sapone da bucato e delle lamiere ....
rimetti insieme i lembi della notte e del giorno
senza riuscire a trovare rimedio
al tuo corpo nel mondo che sembra non essere mai stato altrove....
metallo-dentro...brucia....fonde...
fa tremare il respiro
le pareti del cuore
i vicoli del cervello
metallo-dentro
consuma
si mangia le ore di sonno
occupa la forme delle nuvole
metallo-dentro
fa sentire la distanza siderale tra due mani vicine che non riescono a sfiorare i confini del senso
metallo-dentro
vivi consumando quello che resta del fuoco.
lunedì 22 luglio 2013
scheggia
per una volta il vuoto non c'entra
con tutto il sale di queste lacrime
per una volta si tratta di una densità diversa
meno riconoscibile
per una volta si tratta di me e me
questione di corpo contro corpi speciali
di mattonelle bianche
e
capelli strattonati
di sudore e gelo
voglia di piangere vetro scheggiato
per una volta è solo
un violento atto di potere
si stuprano prima gli occhi e poi tutto il resto.
con tutto il sale di queste lacrime
per una volta si tratta di una densità diversa
meno riconoscibile
per una volta si tratta di me e me
questione di corpo contro corpi speciali
di mattonelle bianche
e
capelli strattonati
di sudore e gelo
voglia di piangere vetro scheggiato
per una volta è solo
un violento atto di potere
si stuprano prima gli occhi e poi tutto il resto.
domenica 21 luglio 2013
resistencia
Senza rimedio
lascio affogare la luna negli occhi
si scioglie lentamente
senza neanche provare ad opporre resistenza
Al contrario affondando i piedi in terra nera
ci si aggrappa alla resistenza
con lacrime di luna che premono ai margini delle palpebre....
si rimane abbracciati al suo massiccio corpo mentale
resistere va al di là di quello che si riesce a comprendere
si respira resistendo
al tempo
alla storia che nel tempo cade
alla paura
all'amore in tutta la sua terribile e forte fragilità.....
lascio affogare la luna negli occhi
si scioglie lentamente
senza neanche provare ad opporre resistenza
Al contrario affondando i piedi in terra nera
ci si aggrappa alla resistenza
con lacrime di luna che premono ai margini delle palpebre....
si rimane abbracciati al suo massiccio corpo mentale
resistere va al di là di quello che si riesce a comprendere
si respira resistendo
al tempo
alla storia che nel tempo cade
alla paura
all'amore in tutta la sua terribile e forte fragilità.....
sabato 20 luglio 2013
controsoggettività
Non hanno smesso di lanciare secchi di vernice
contro le nostre case di stoffa
rivoluzione acrilica contro i regimi di arte contemporanea....
ritrovando il senso
nel nonsenso di me e di te
di noi indiani spaventati
sfrattati dalla riserva in fiamme
rinchiusi in un grande museo di vetro e acciaio
dove
vestiti cuciti su misura pagano il biglietto
per poterci osservare con calma
contemplando la fame e la sete che non proveranno mai
la rabbia e l'amore che non sanno leggere
il senso naturale della violenza come dominio ....
ci guardano ma in fondo non ci vedono
noi vediamo loro
intrappolati in quelle armature costose
li vediamo mentre
piangono al buio
mentre si consumano di invidia
potere
solitudine
folla....
resistenza indiana
contro
potere
contro le nostre case di stoffa
rivoluzione acrilica contro i regimi di arte contemporanea....
ritrovando il senso
nel nonsenso di me e di te
di noi indiani spaventati
sfrattati dalla riserva in fiamme
rinchiusi in un grande museo di vetro e acciaio
dove
vestiti cuciti su misura pagano il biglietto
per poterci osservare con calma
contemplando la fame e la sete che non proveranno mai
la rabbia e l'amore che non sanno leggere
il senso naturale della violenza come dominio ....
ci guardano ma in fondo non ci vedono
noi vediamo loro
intrappolati in quelle armature costose
li vediamo mentre
piangono al buio
mentre si consumano di invidia
potere
solitudine
folla....
resistenza indiana
contro
potere
contro-realtà
Le orecchie scavate da parole inutili
discorsi monodimensionali recitati
per frustrazione
incapacità
noia di se.....
farsi toccare da qualcuno
pensando di assistere alla propria autopsia
fottersene del crollo del meridiano
La Democrazia rimane un crimine contro l'umanità
la libertà rimane lo stato di natura
vittime di repressione
ci diamo fuoco all'anima con una molotov
bevendoci la benzina e accendendoci una sigaretta
dicendo....questa è l'ultima ....smetto di fumare....
discorsi monodimensionali recitati
per frustrazione
incapacità
noia di se.....
farsi toccare da qualcuno
pensando di assistere alla propria autopsia
fottersene del crollo del meridiano
La Democrazia rimane un crimine contro l'umanità
la libertà rimane lo stato di natura
vittime di repressione
ci diamo fuoco all'anima con una molotov
bevendoci la benzina e accendendoci una sigaretta
dicendo....questa è l'ultima ....smetto di fumare....
GuerrigliavelveT
Un sole acido ha bruciato gli occhi....
ora tutti camminano affetti da cecità
emotiva-visiva.....mente....
ci si scontra sulle soglie delle porte...
confuse con i confini dei corpi
nudi ci guardiamo senza vederci
malati di cecità
le mani disegnano l'incertezza della carne
mentre fuori
guerriglia urla di rabbia
lanciando pietre
disordinate munizioni
lacrime di metallo
fuochi di lune prigioniere dentro gabbie per uccelli...
gocce di rame nelle vene
per chiudere gli occhi e poter vedere.
ora tutti camminano affetti da cecità
emotiva-visiva.....mente....
ci si scontra sulle soglie delle porte...
confuse con i confini dei corpi
nudi ci guardiamo senza vederci
malati di cecità
le mani disegnano l'incertezza della carne
mentre fuori
guerriglia urla di rabbia
lanciando pietre
disordinate munizioni
lacrime di metallo
fuochi di lune prigioniere dentro gabbie per uccelli...
gocce di rame nelle vene
per chiudere gli occhi e poter vedere.
venerdì 19 luglio 2013
scia di tracce
C'è un buco pieno di vuoto
nel modo in cui fai rincorrere i piedi....
non serve a molto cercare di farci colare dentro
le proprie convinzioni
le certezze che ti ripeti come una preghiera nel cervello
in cui il tuo IO-EGO rimane il centro della trinità....
Non serve a calmare il ritmo della tua paura
il tuo girare in tondo rincorrendo gli incubi e i sogni dell'immagine che hai di te
non ti proteggerà dallo specchio incrinato del bagno...
nel modo in cui fai rincorrere i piedi....
non serve a molto cercare di farci colare dentro
le proprie convinzioni
le certezze che ti ripeti come una preghiera nel cervello
in cui il tuo IO-EGO rimane il centro della trinità....
Non serve a calmare il ritmo della tua paura
il tuo girare in tondo rincorrendo gli incubi e i sogni dell'immagine che hai di te
non ti proteggerà dallo specchio incrinato del bagno...
sotto cielo di inchiostro scuro
Cadono dal cielo
stelle di metallo bruciate come scatolette sotto il sole
precipitano disfacendo le matasse delle nostre perplessità
con un solo grande incendio scuro
c'è stata una notte illuminata a giorno
da focolai di rabbia
in cui abbiamo cercato di non pensare
al tempo....alla sua caduta costante
al disfacimento di carne...ossa e cervello
imposti dagli orologi
dall'ora illegale della perdita.....
facciamo finta di essere altrove
di non avere paura
di poter gestire questa rete di occhi che cercano di agganciarsi
a qualcosa o qualcuno...
e non ascoltiamo quello che di noi trema
scricchiola e cede agli angoli nascosti...
dentro la notte andiamo a caccia di residui di tenerezza
stelle di metallo bruciate come scatolette sotto il sole
precipitano disfacendo le matasse delle nostre perplessità
con un solo grande incendio scuro
c'è stata una notte illuminata a giorno
da focolai di rabbia
in cui abbiamo cercato di non pensare
al tempo....alla sua caduta costante
al disfacimento di carne...ossa e cervello
imposti dagli orologi
dall'ora illegale della perdita.....
facciamo finta di essere altrove
di non avere paura
di poter gestire questa rete di occhi che cercano di agganciarsi
a qualcosa o qualcuno...
e non ascoltiamo quello che di noi trema
scricchiola e cede agli angoli nascosti...
dentro la notte andiamo a caccia di residui di tenerezza
mercoledì 17 luglio 2013
soli...PSIS....mo
Rincorrendo una luna precipitata
ho perso tutte le mie stupide certezze
in un cimitero di elefanti e copertoni bruciati.....
non c'è niente di innocente nel tuo modo di guardare.....
tutta la guerra del mondo la teniamo chiusa nelle mani
con la voglia di scagliarla contro un muro
un cuore
un capo
un nemico che non c'è al di fuori dello specchio
tragicomici eroi falliti nel quotidiano passaggio di tempo
rimaniamo imbambolati davanti alla nudità mentale
di chi dice di amarci....
non ne siamo capaci
non possiamo/vogliamo/capiamo.......sostenere qualcosa oltre noi stessi
attaccati alla nostra armatura di vigliaccheria
ho perso tutte le mie stupide certezze
in un cimitero di elefanti e copertoni bruciati.....
non c'è niente di innocente nel tuo modo di guardare.....
tutta la guerra del mondo la teniamo chiusa nelle mani
con la voglia di scagliarla contro un muro
un cuore
un capo
un nemico che non c'è al di fuori dello specchio
tragicomici eroi falliti nel quotidiano passaggio di tempo
rimaniamo imbambolati davanti alla nudità mentale
di chi dice di amarci....
non ne siamo capaci
non possiamo/vogliamo/capiamo.......sostenere qualcosa oltre noi stessi
attaccati alla nostra armatura di vigliaccheria
fuori e dentro la riserva
Si rimane così....appesi ad un'idea
ad una cosa troppo immaginata
pensata
disegnata e fatta muovere nel palco della testa.
rimane un vuoto nello stomaco
si cammina con i talloni un pò alzati
come se qualcuno ti tirasse per il collo....
è il rischio di uscire dalla riserva
senza pensare che il mondo fuori
è diverso
più grande
ostile
metropolitano
e
arido....
le nostre piume di coraggio non bastano
a tenere a distanza la probabilità dell'errore.
ad una cosa troppo immaginata
pensata
disegnata e fatta muovere nel palco della testa.
rimane un vuoto nello stomaco
si cammina con i talloni un pò alzati
come se qualcuno ti tirasse per il collo....
è il rischio di uscire dalla riserva
senza pensare che il mondo fuori
è diverso
più grande
ostile
metropolitano
e
arido....
le nostre piume di coraggio non bastano
a tenere a distanza la probabilità dell'errore.
martedì 16 luglio 2013
acchiappasogni
La tenerezza ci proteggerà
dalle insidie delle relazioni
ci faremo abbracciare di più
da chi guarda ai nostri copricapi colorati con curiosità
ci faremo stringere
e tremeremo in pace senza paura....
il nostro coraggio sopravviverà
a tutto questo grigio soffitto di nuvole pericolanti
concentrandoci possiamo distinguere
le lacrime dalla pioggia
l'orgoglio dalla paura
la paura dalla fuga
la fuga dal voler essere altro da se
ci rincorriamo perché abbiamo bisogno
di storie...favole....filastrocche e acchiappasogni.....
dalle insidie delle relazioni
ci faremo abbracciare di più
da chi guarda ai nostri copricapi colorati con curiosità
ci faremo stringere
e tremeremo in pace senza paura....
il nostro coraggio sopravviverà
a tutto questo grigio soffitto di nuvole pericolanti
concentrandoci possiamo distinguere
le lacrime dalla pioggia
l'orgoglio dalla paura
la paura dalla fuga
la fuga dal voler essere altro da se
ci rincorriamo perché abbiamo bisogno
di storie...favole....filastrocche e acchiappasogni.....
lunedì 15 luglio 2013
microfisica della guerra
è una guerra di posizione e resistenza
tra due fuochi di ghiaccio
il corpo a corpo senza carne di due giganti
che lottano sul crinale pericoloso
dell'emotività...
la guerra degli occhi
dipinta da un pittore cieco
il vento costringe a fare i conti con l'equilibrio precario
della libertà....
tra due fuochi di ghiaccio
il corpo a corpo senza carne di due giganti
che lottano sul crinale pericoloso
dell'emotività...
la guerra degli occhi
dipinta da un pittore cieco
il vento costringe a fare i conti con l'equilibrio precario
della libertà....
cuore di cane
In un cantiere di sogni e cemento
hanno trovato un cuore secco
sotto le pareti di cartongesso
coperto di polveri sottili....
Lo hanno raccolto e messo in un secchio pieno di acqua grigia
lo hanno visto respirare
gonfiarsi come una spugna
cambiare colore....rincorrendo il rosso cupo....
Tra le mani estranee si dibatteva
con ritmo regolare
lo guardavano mentre il sole colava dietro gli spettri dei palazzi....
la notte saliva piano
il cuore continuava a battere ostinato
Lo portarono via
chiudendolo in un piccolo zaino blu
non sapendo cosa ne avrebbero fatto.
giovedì 11 luglio 2013
DASEin
è meglio non fidarsi degli occhi che non hanno mai fame
con la felicità dei disertori stendiamo i nostri corpi stropicciati
su piatte e roventi pietre nere...
in attesa della morte quotidiana del sole
occhi affamati scagliati nel nuovo portato dal vento.
con la felicità dei disertori stendiamo i nostri corpi stropicciati
su piatte e roventi pietre nere...
in attesa della morte quotidiana del sole
occhi affamati scagliati nel nuovo portato dal vento.
mercoledì 10 luglio 2013
allo specchio per la prima volta senza lenti
Dallo stomaco partano radici
nodose....
contorte risalgono
per le pareti dell'esofago fino ad occupare
la caverna della bocca
spingendo tra lingua e denti....
sono ricoperte dal muschio umido
dell'espiazione....
quella silenziosa e scura come l'ombra che corre sul muro....
sta lì occupa il cervello
i pensieri
il sonno
e l'insonnia
ma viaggia sotto nome falso
senso del dovere
serietà
etica
...............................................................
una serie infinita
di documenti falsi
di finte facce
in cerca di un solo corpo.
Le radici vanno tirate via
strappate dalle viscere
non basta tagliarle di netto
bisogna piantare bene i piedi nella terra
fare leva
e usare tutta la forza e i sorrisi
che hanno resistito all'invasione.
nodose....
contorte risalgono
per le pareti dell'esofago fino ad occupare
la caverna della bocca
spingendo tra lingua e denti....
sono ricoperte dal muschio umido
dell'espiazione....
quella silenziosa e scura come l'ombra che corre sul muro....
sta lì occupa il cervello
i pensieri
il sonno
e l'insonnia
ma viaggia sotto nome falso
senso del dovere
serietà
etica
...............................................................
una serie infinita
di documenti falsi
di finte facce
in cerca di un solo corpo.
Le radici vanno tirate via
strappate dalle viscere
non basta tagliarle di netto
bisogna piantare bene i piedi nella terra
fare leva
e usare tutta la forza e i sorrisi
che hanno resistito all'invasione.
in nome della società
Pensavamo tutti che sarebbe passato presto...
era solo una forma diversa di quello che c'era prima del fuoco freddo e blu....
e invece poi lentamente ci è colata dentro
invadendoci con un'onda costante di estraneità.....
aprendo ferite pallide e invisbili
sul confine neutrale del corpo...
Alla fine la memoria del prima si è persa in tracce senza peso
il nuovo regime ci si è incollato addosso consumandoci la pelle
e i respiri....
se gettiamo i nostri occhi in uno specchio ci sentiamo guardati da estranei passanti
per poi tremare nelle schegge di quello che di noi è rimasto
incastrate nelle pupille del nostro altro...
compagno...compagna di viaggio.
era solo una forma diversa di quello che c'era prima del fuoco freddo e blu....
e invece poi lentamente ci è colata dentro
invadendoci con un'onda costante di estraneità.....
aprendo ferite pallide e invisbili
sul confine neutrale del corpo...
Alla fine la memoria del prima si è persa in tracce senza peso
il nuovo regime ci si è incollato addosso consumandoci la pelle
e i respiri....
se gettiamo i nostri occhi in uno specchio ci sentiamo guardati da estranei passanti
per poi tremare nelle schegge di quello che di noi è rimasto
incastrate nelle pupille del nostro altro...
compagno...compagna di viaggio.
martedì 9 luglio 2013
pietra focaia
quello che trema sotto la cenere
è l'incendio cupo del modo preciso in cui guardi il mondo che cade...
dalla tua postazione monodimensionale
di singolarità assoluta e altra...
Ci si può tormentare per un sorriso
per una guerra
per una perdita
per un treno perso e per uno preso....
guardando scorrere tra le dita il corpo del tempo
e del fiume su cui galleggi
braccia e gambe aperte
lontano dalla riva.
è l'incendio cupo del modo preciso in cui guardi il mondo che cade...
dalla tua postazione monodimensionale
di singolarità assoluta e altra...
Ci si può tormentare per un sorriso
per una guerra
per una perdita
per un treno perso e per uno preso....
guardando scorrere tra le dita il corpo del tempo
e del fiume su cui galleggi
braccia e gambe aperte
lontano dalla riva.
lunedì 8 luglio 2013
in...sca...to...LA
Armati all'interno....
tra le mucose rosa e le vene blu
cercando come storditi il colore del sangue...
hanno dimenticato di dirci che le armi non servono granchè
se le usi per aprire la rabbia in scatola....
disarmate-mi...ci....
gli occhi e le mani
tra le mucose rosa e le vene blu
cercando come storditi il colore del sangue...
hanno dimenticato di dirci che le armi non servono granchè
se le usi per aprire la rabbia in scatola....
disarmate-mi...ci....
gli occhi e le mani
nuovO.....cosMo
Mettere i piedi in un mare di piombo scheggiato....
la sensazione nuova di stremata lucidità
gli occhi per una volta non corrono inquieti in cerca di pozzi neri
estremità pesanti ben piantate sulla terra
la certezza di non avere niente da perdere
sentendosi limite...
confine di carne tra
il nuovo e il secondo che lo ha preceduto
nuotando senza difese
la sensazione nuova di stremata lucidità
gli occhi per una volta non corrono inquieti in cerca di pozzi neri
estremità pesanti ben piantate sulla terra
la certezza di non avere niente da perdere
sentendosi limite...
confine di carne tra
il nuovo e il secondo che lo ha preceduto
nuotando senza difese
costA ricA e non solo
Sotto gli sfratti esecutivi dei pianeti più distanti
si intravede l'autorità caotica dell'universo....
tra casse da morto e cocaina si cerca la fortuna
quella che ti devi costruire da solo
conquistando ogni porzione di terriccio fangoso....
Hai gli occhi macchiati di sole e incertezza
fanno male....fanno uscir fuori lacrime che mai avresti immaginato....
uno strano senso di libertà
si intravede l'autorità caotica dell'universo....
tra casse da morto e cocaina si cerca la fortuna
quella che ti devi costruire da solo
conquistando ogni porzione di terriccio fangoso....
Hai gli occhi macchiati di sole e incertezza
fanno male....fanno uscir fuori lacrime che mai avresti immaginato....
uno strano senso di libertà
giovedì 4 luglio 2013
SAboTAGe
Sospensioni in volo
arrampicati sulle grondaie dei nostri vicini di casa....
si rimane in bilico come funamboli senza rete di protezione.
il sabotaggio dell'equilibrio non ha soluzioni
semplici
il caos monta schiumoso e cieco
lasciando il respiro a metà
arrampicati sulle grondaie dei nostri vicini di casa....
si rimane in bilico come funamboli senza rete di protezione.
il sabotaggio dell'equilibrio non ha soluzioni
semplici
il caos monta schiumoso e cieco
lasciando il respiro a metà
caotica-mente
è il vento che ti si agita dentro
a dettare il ritmo dei respiri.....
a disagio si camminia con bolle di aria nello stomaco
grovigli di pensieri nel cervello
improvvisamente troppo piccolo....
aspettando albe nuove
sul confine della riserva.
a dettare il ritmo dei respiri.....
a disagio si camminia con bolle di aria nello stomaco
grovigli di pensieri nel cervello
improvvisamente troppo piccolo....
aspettando albe nuove
sul confine della riserva.
mercoledì 3 luglio 2013
cenere dalla riserva
nella riserva si rimane bloccati sulle soglie delle tende
in attesa del vento che porti via la cenere
e le tracce salate delle lacrime....
scambiate senza parlare davanti a quello che resta del fuoco....
sotterrando asce e bastoni....
timidezze
e necessità....
in attesa del vento che porti via la cenere
e le tracce salate delle lacrime....
scambiate senza parlare davanti a quello che resta del fuoco....
sotterrando asce e bastoni....
timidezze
e necessità....
martedì 2 luglio 2013
orme in fuga
non credo nella repressione come forma di salvezza
non credo nei vostri ochhi.... non hanno mai fame
non credo che lo specchio restituisca sempre la verità......
c'è molta più tenerezza e rabbia
nella costruzione del caos
la carne della luna cade dalla tende tirata del cielo
cercando le proprie orme ci si perde tutto il resto
non credo nei vostri ochhi.... non hanno mai fame
non credo che lo specchio restituisca sempre la verità......
c'è molta più tenerezza e rabbia
nella costruzione del caos
la carne della luna cade dalla tende tirata del cielo
cercando le proprie orme ci si perde tutto il resto
grovigli....
rimaniamo gli stessi grovigli di sempre
fili elettrici scollegati....
nodi di carne che qualcuno cerca di sciogliere...piano
facendo attenzione a non strappare nulla...
il caldo il freddo...la vita che ci lancia da una parete all'altra del tempo.....
ci lasciano stremati con il fiato corto....annodati agli stendini di plastica tra lenzuola e mutande.
vorrei sapermi sciogliere da sola
e invece mi serve la tua tregua chiaro-scura
fili elettrici scollegati....
nodi di carne che qualcuno cerca di sciogliere...piano
facendo attenzione a non strappare nulla...
il caldo il freddo...la vita che ci lancia da una parete all'altra del tempo.....
ci lasciano stremati con il fiato corto....annodati agli stendini di plastica tra lenzuola e mutande.
vorrei sapermi sciogliere da sola
e invece mi serve la tua tregua chiaro-scura
zattere
il respiro degli aerei che ti passano sopra la testa mentre cammini
fissando la strada.....
partono dallo stomaco e salgono verso il cervello investendo....pensieri...dubbi...certezze incerte.....
su zattere di gommapiuma ci si riposa dal mare agitato
cercando di ritrovare nel buio liquido il senso perso in bottiglie di vetro
fissando la strada.....
partono dallo stomaco e salgono verso il cervello investendo....pensieri...dubbi...certezze incerte.....
su zattere di gommapiuma ci si riposa dal mare agitato
cercando di ritrovare nel buio liquido il senso perso in bottiglie di vetro
domenica 30 giugno 2013
la guerre des rêves
Lo scontro notturno trova tregua
affondando la coda in una tazza di caffè.... nero...amaro....denso come i segni.....
lasciati in bilico
sulla corda invisibile del funambolo che ti balla nel cervello in punta di piedi.....
è una guerra continua e profonda che si consuma
tra corridoio e camera da letto....sul confine neutrale del risveglio.
affondando la coda in una tazza di caffè.... nero...amaro....denso come i segni.....
lasciati in bilico
sulla corda invisibile del funambolo che ti balla nel cervello in punta di piedi.....
è una guerra continua e profonda che si consuma
tra corridoio e camera da letto....sul confine neutrale del risveglio.
sabato 29 giugno 2013
GRù
Non voglio avere paura di cadere giù
dalla Grù filamentosa di cose non dette
di dubbi.....di singolarità cristallizzate.....in un IO stanco....
non voglio avere paura di cadere.... di nuovo....inseguendo le tracce sbiadite di me....
lavori in corso....dietro le tende tirate delle palpebre...spio il colore degli occhi...
piombo e inchiostro
dalla Grù filamentosa di cose non dette
di dubbi.....di singolarità cristallizzate.....in un IO stanco....
non voglio avere paura di cadere.... di nuovo....inseguendo le tracce sbiadite di me....
lavori in corso....dietro le tende tirate delle palpebre...spio il colore degli occhi...
piombo e inchiostro
prima....dopo....prima
Non prendete sul serio la risata ...che segue l'esplosione...
giù per strada nella lingua di asfalto tra palazzoni grigi con mille occhi
si rincorrono i pensionati armati di fucili e canne da pesca.....
litigano per i carrelli al supermercato....che illumina il cielo anche di notte
per le dosi di antidolorifico e cocaina....
per i caffè corretti....
Non prendete sul serio l'esplosione e la sua risata...
ci scambiamo carezze frettolose perchè il tempo non ci appartiene più....
vogliamo tutti emigrare altrove...o restare per cambiare
con la paura che alla fina la sola cosa che cambierà saremo noi
il resto identico al primo istante del ritorno continuerà a mordere la coda alle stelle
giù per strada nella lingua di asfalto tra palazzoni grigi con mille occhi
si rincorrono i pensionati armati di fucili e canne da pesca.....
litigano per i carrelli al supermercato....che illumina il cielo anche di notte
per le dosi di antidolorifico e cocaina....
per i caffè corretti....
Non prendete sul serio l'esplosione e la sua risata...
ci scambiamo carezze frettolose perchè il tempo non ci appartiene più....
vogliamo tutti emigrare altrove...o restare per cambiare
con la paura che alla fina la sola cosa che cambierà saremo noi
il resto identico al primo istante del ritorno continuerà a mordere la coda alle stelle
sotto il colore dei giorni
Dipende dal colore dei giorni
sotto la schiuma di un tempo in ritardo sul respiro
la capacità di essere altro....
quello che pensi sia il desiderio di chi ti sfiora....
poco importa se sia di sfuggita nelle metro affollate
o sotto un piumone fuori stagione....
tratteniamo il respiro aspettando il colore dei giorni...il loro odore....fuori dalla riserva.
sotto la schiuma di un tempo in ritardo sul respiro
la capacità di essere altro....
quello che pensi sia il desiderio di chi ti sfiora....
poco importa se sia di sfuggita nelle metro affollate
o sotto un piumone fuori stagione....
tratteniamo il respiro aspettando il colore dei giorni...il loro odore....fuori dalla riserva.
esercizi di stile libero
Il fumo dalla riserva non basterà a proteggere
i nostri occhi dalla paura della libertà....
la cerchiamo tra gli altri
scavando tunnel nelle pareti del Se
cacciando via gli incubi abusivi dalle pianure del sonno
e poi dopo averla trovata ...
rannicchiata...fragile.....lanuginosa idea di pianto e sguardi che ridono incrociandosi nel caos...
ci fa troppa paura
così facciamo finta di non riconoscerla....
attraversandola come la strada.
i nostri occhi dalla paura della libertà....
la cerchiamo tra gli altri
scavando tunnel nelle pareti del Se
cacciando via gli incubi abusivi dalle pianure del sonno
e poi dopo averla trovata ...
rannicchiata...fragile.....lanuginosa idea di pianto e sguardi che ridono incrociandosi nel caos...
ci fa troppa paura
così facciamo finta di non riconoscerla....
attraversandola come la strada.
giovedì 27 giugno 2013
tram...tram
Può essere tutto racchiuso in un lungo e lento bruco di metallo
sedili in plastica verde
troppo caldo lento liquido materico....tra ciglia e ciglia....
troppe rotaie scollegate
fuori un cielo di latte cade giù nei buchi di asfalto....
voglio tatuare sulla pelle del mio vicino il tempo che scorre
sedili in plastica verde
troppo caldo lento liquido materico....tra ciglia e ciglia....
troppe rotaie scollegate
fuori un cielo di latte cade giù nei buchi di asfalto....
voglio tatuare sulla pelle del mio vicino il tempo che scorre
domenica 23 giugno 2013
la botola
Credevo di averti preso per mano e portato con me nella botola sotto il tavolo della sala da pranzo...
alzando il tappeto colorato
facendo cadere una sedia
credevo di averti portato con me nella zona d'ombra
per farti capire di non avere paura della paura
e invece no
forse ho solo immaginato di farlo
ma è rimasto tutto un gesto mentale
che si è perso rincorrendo le ore in giornate troppo corte.....
sfilacciate come orli scuciti....
credevo di avere paura del vuoto
ma forse ho solo avuto paura del buio.
alzando il tappeto colorato
facendo cadere una sedia
credevo di averti portato con me nella zona d'ombra
per farti capire di non avere paura della paura
e invece no
forse ho solo immaginato di farlo
ma è rimasto tutto un gesto mentale
che si è perso rincorrendo le ore in giornate troppo corte.....
sfilacciate come orli scuciti....
credevo di avere paura del vuoto
ma forse ho solo avuto paura del buio.
lezioni di resa
la casa del corpo è stata occupata
sono entrati di notte senza preavviso.
dalle finestre scure delle orbite hanno fatto calare striscioni liquidi rossi e neri
per un momento è stata luce nel buio
per un momento nostra signora anarchia ha avuto la meglio sulle notre paure....
poi tutti ci siamo rimessi gli occhiali di vetro con il doppio fondo...
anestetizzati da quella che ci spacciano per integrità
sono entrati di notte senza preavviso.
dalle finestre scure delle orbite hanno fatto calare striscioni liquidi rossi e neri
per un momento è stata luce nel buio
per un momento nostra signora anarchia ha avuto la meglio sulle notre paure....
poi tutti ci siamo rimessi gli occhiali di vetro con il doppio fondo...
anestetizzati da quella che ci spacciano per integrità
porti...sotto vento
Forse ho gli occhi troppo grandi per riconoscere.....il senso e la forma dello specchio.....
ho rotto tutti i bicchieri in una lite violenta contro corpi stanchi.
Sotto il letto ricostruisco le cartine di città virtuali
tutte quelle che ancora non ho visto....
il viaggio nel viaggio è scivolato giù.... in uno scarico rumoroso
rimaniamo seduti su un vecchio pontile in attesa della possibilità di essere altro.
ho rotto tutti i bicchieri in una lite violenta contro corpi stanchi.
Sotto il letto ricostruisco le cartine di città virtuali
tutte quelle che ancora non ho visto....
il viaggio nel viaggio è scivolato giù.... in uno scarico rumoroso
rimaniamo seduti su un vecchio pontile in attesa della possibilità di essere altro.
sabato 22 giugno 2013
sopra il mondo caos
Era rivoluzione
prima di essere una rivolta a metà.....
morta tra stomaco e piedi nudi.....
è la paura di guardarsi allo specchio
di riconoscersi sotto la maschera che ognuno si cala sulla faccia per uscire di casa.....
per sentirsi meno bambini
illudendosi e illudendo di fare la cosa giusta per gli altri e per se ....
si vive così.... sulla superficie sferica del mondo caos.....
senza riuscire a bucare lo smog
rimanendo prigionieri della propria presunzione
prima di essere una rivolta a metà.....
morta tra stomaco e piedi nudi.....
è la paura di guardarsi allo specchio
di riconoscersi sotto la maschera che ognuno si cala sulla faccia per uscire di casa.....
per sentirsi meno bambini
illudendosi e illudendo di fare la cosa giusta per gli altri e per se ....
si vive così.... sulla superficie sferica del mondo caos.....
senza riuscire a bucare lo smog
rimanendo prigionieri della propria presunzione
fuori fase
Mi avevano detto che prima o poi lo avrei risentito
e invece no.....
niente braccia
niente gambe
solo occhi che bruciano
tempie che pulsano
cervello in affitto.....
e invece no.....
niente braccia
niente gambe
solo occhi che bruciano
tempie che pulsano
cervello in affitto.....
la guerra dei bottoni
Si è rotta la grande palla bianca sporca di notte
troppo luminosa e pallida per non fissarla imbambolati nei parcheggi fuori città....di quelli con poche luci e vecchi cani randagi....
si è rotta ed è precipitata giù.....come una lampada di vetro chiaro....
è caduta proprio in mezzo a noi....facendo un gran rumore che somigliava ad un pianto solitario.
ce la siamo ritrovata a pezzetti irregolari tra le mani.....
improvvisamente avvolti da un buio inchiostro.... denso....pesante....
ci siamo trovati a muoverci come sott'acqua
movimenti rallentati
respiro trattenuto....
le lacrime sono venute dopo quando ci siamo accorti che se non avessimo tirato le pietre con la fionda lei sarebbe rimansta ancora lassù appesa come una grossa lampada a basso consumo.
troppo luminosa e pallida per non fissarla imbambolati nei parcheggi fuori città....di quelli con poche luci e vecchi cani randagi....
si è rotta ed è precipitata giù.....come una lampada di vetro chiaro....
è caduta proprio in mezzo a noi....facendo un gran rumore che somigliava ad un pianto solitario.
ce la siamo ritrovata a pezzetti irregolari tra le mani.....
improvvisamente avvolti da un buio inchiostro.... denso....pesante....
ci siamo trovati a muoverci come sott'acqua
movimenti rallentati
respiro trattenuto....
le lacrime sono venute dopo quando ci siamo accorti che se non avessimo tirato le pietre con la fionda lei sarebbe rimansta ancora lassù appesa come una grossa lampada a basso consumo.
giovedì 20 giugno 2013
.alla fermata.
Ti hanno ingessato il cuore con una svista nella catena di produzione.
ce ne stiamo seduti vicini mai stati così lontani
parole di cemento armato contro la tenerezza delle paure
la carne trema .....
si cercano le mani anche se non è permesso vacillare sulla linea di confine tra sie e no....
ho paura di guardare....di alzare la plastica che tiene coperto il residuo di quello che c'era prima dello scontro
prima dello sparo nel mezzo del cervello....
ci scivolano via dalle dita le ombre......
ce ne stiamo seduti vicini mai stati così lontani
parole di cemento armato contro la tenerezza delle paure
la carne trema .....
si cercano le mani anche se non è permesso vacillare sulla linea di confine tra sie e no....
ho paura di guardare....di alzare la plastica che tiene coperto il residuo di quello che c'era prima dello scontro
prima dello sparo nel mezzo del cervello....
ci scivolano via dalle dita le ombre......
attacchi
Ci hanno fatto credere che fosse questione di intensità.....
li abbiamo fatti entrare per una questione di intensità....
ci siamo detti tutto e niente .... raccontandoci la vita e la morte su una giostra troppo veloce...
dipingendoci la faccia a vicenda con la vernice indelebile della libertà....
ora che sono entrati....
che hanno bruciato le nostre tende
violentato le nostre lune
distrutto le nostre asce...
messo in ospizio i vecchi capi tribù
non ci rimane niente oltre alla reciproca paura del vuoto.
li abbiamo fatti entrare per una questione di intensità....
ci siamo detti tutto e niente .... raccontandoci la vita e la morte su una giostra troppo veloce...
dipingendoci la faccia a vicenda con la vernice indelebile della libertà....
ora che sono entrati....
che hanno bruciato le nostre tende
violentato le nostre lune
distrutto le nostre asce...
messo in ospizio i vecchi capi tribù
non ci rimane niente oltre alla reciproca paura del vuoto.
martedì 18 giugno 2013
pratica in-versa
Negli occhi
nuvole spaccate....sul confine del pianto
pratiche di resistenza all'emotività...
Sotto traccia....
sotto respiri...
nei gesti....
nel modo in cui non si parla
rimane il residuo metallico dell'insonnia.....
dell'incapacità.....
nuvole spaccate....sul confine del pianto
pratiche di resistenza all'emotività...
Sotto traccia....
sotto respiri...
nei gesti....
nel modo in cui non si parla
rimane il residuo metallico dell'insonnia.....
dell'incapacità.....
venerdì 14 giugno 2013
incidenti di autonomia
sotto il treno in sciopero è morta Libertà
aveva gli occhi secchi di chi corre contro vento
diceva di bastarsi da sola...per questo si rifugiava sotto la pioggia rannicchiata tra i passanti....
ci mancherà....bisbigliano gli autisti dei treni fermi in una stazione in movimento....
vi mancherà la violenza del suo corpo con mille piccoli poteri da brividi lungo la schiena
vi mancheranno le sue lacrime salate di asfalto grigio scuro....
vi mancheranno i suoi occhi che non riuscivate a guardare senza tremare
aveva gli occhi secchi di chi corre contro vento
diceva di bastarsi da sola...per questo si rifugiava sotto la pioggia rannicchiata tra i passanti....
ci mancherà....bisbigliano gli autisti dei treni fermi in una stazione in movimento....
vi mancherà la violenza del suo corpo con mille piccoli poteri da brividi lungo la schiena
vi mancheranno le sue lacrime salate di asfalto grigio scuro....
vi mancheranno i suoi occhi che non riuscivate a guardare senza tremare
giovedì 13 giugno 2013
bukoswki
sotto il ponte di spaccacielo
lo hanno trovato che parlava con una scatola di cartone....
dentro ci aveva fatto entrare a forza tutte le sue sconfitte
le sue notti passate a fissare i buchi nel soffitto
e le voragini della sua superficialità violenta....
se le portava dietro perchè erano le sole cose rimaste
le sole che resistevano alla sua fine.
lo hanno trovato che parlava con una scatola di cartone....
dentro ci aveva fatto entrare a forza tutte le sue sconfitte
le sue notti passate a fissare i buchi nel soffitto
e le voragini della sua superficialità violenta....
se le portava dietro perchè erano le sole cose rimaste
le sole che resistevano alla sua fine.
viaggio al termine della notte bianca
se ti avessero fatto sparire nel porta bagagli di una macchina
il senso di vuoto troverebbe pace alla fine della notte e della ricerca
i desaparesidos emotivi chiusi nelle cantine umide
parlano tra di loro sottovoce
dividendosi una sigaretta di nostalgia....
il senso di vuoto troverebbe pace alla fine della notte e della ricerca
i desaparesidos emotivi chiusi nelle cantine umide
parlano tra di loro sottovoce
dividendosi una sigaretta di nostalgia....
semi respiro
hai paura di morire?
no ho paura di non sentire più niente
di non accorgermi del precipizio che si apre sotto le scarpe fuori stagione
di non amare e di non farmi amare perchè se ci si allena all'indifferenza
alla fine potrebbe riuscirci....
si finisce così a camminare senza avere bisogno delle gambe e degli occhi per non essere investiti dai tram contro mano.
bruciamo i nostri cavalli di gomma e metallo colorato....sacrificandoli sugli altari della paura.
Agonie di plastica dalla riserva....ci hanno portato via la casa di stoffa che avevamo costruito
tende nelle nostre stanzette urbane...
hai rotto gli argini degli occhi...non hanno più riparo
no ho paura di non sentire più niente
di non accorgermi del precipizio che si apre sotto le scarpe fuori stagione
di non amare e di non farmi amare perchè se ci si allena all'indifferenza
alla fine potrebbe riuscirci....
si finisce così a camminare senza avere bisogno delle gambe e degli occhi per non essere investiti dai tram contro mano.
bruciamo i nostri cavalli di gomma e metallo colorato....sacrificandoli sugli altari della paura.
Agonie di plastica dalla riserva....ci hanno portato via la casa di stoffa che avevamo costruito
tende nelle nostre stanzette urbane...
hai rotto gli argini degli occhi...non hanno più riparo
contro-se
il cervello sottovuoto
pulsa contro le barriere mentali.....
dovresti essere più forte
autonoma
consapevole
con il ferro al posto del sangue per non sentire i battiti aumentare
per non dover raccogliere sacchi di dubbi e paure
per riuscire a guardarti allo specchio.... per riuscire a guardare...
pulsa contro le barriere mentali.....
dovresti essere più forte
autonoma
consapevole
con il ferro al posto del sangue per non sentire i battiti aumentare
per non dover raccogliere sacchi di dubbi e paure
per riuscire a guardarti allo specchio.... per riuscire a guardare...
avanzi di....
contro un muro di cemento
qualcuno ha buttato gli avanzi di un corpo non suo
li ha guardati scivolare rapidi
lasciando scie di anima organica sul grigio del cemento
senza sentire il rumore metallico del cuore
caduto nel secchio di colla
non voglio punteggiatura non serva a ritrovare il respiro
qualcuno ha buttato gli avanzi di un corpo non suo
li ha guardati scivolare rapidi
lasciando scie di anima organica sul grigio del cemento
senza sentire il rumore metallico del cuore
caduto nel secchio di colla
non voglio punteggiatura non serva a ritrovare il respiro
stracci
Non c'è soluzione di continuità tra la notte e il giorno
tra le nostre paure rannicchiate
e
sole....
non c'è soluzione di continuità tra il mio corpo e il tuo....
attenzione.... "MANEGGIATE CON CURA" c'è scritto sulle scatole di cartone in cui ci si rannicchia
per dormire
per provare a chiudere gli occhi
per trovare tregua.....
mentre tutto il resto corre...si agita e muore,
si continua
a cercare il proprio pezzo mancante.
tra le nostre paure rannicchiate
e
sole....
non c'è soluzione di continuità tra il mio corpo e il tuo....
attenzione.... "MANEGGIATE CON CURA" c'è scritto sulle scatole di cartone in cui ci si rannicchia
per dormire
per provare a chiudere gli occhi
per trovare tregua.....
mentre tutto il resto corre...si agita e muore,
si continua
a cercare il proprio pezzo mancante.
mercoledì 12 giugno 2013
......
Le ossa si sono rotte come le ciglia degli occhi,
secchi di piombo
scavano il buio piano....un sogno mancato per volta....
sopravvivendo al risveglio in una camera di panico...
resistendo alla precipitosa caduta del cuore nelle viscere....
sorridendo alla liberazione delle lacrime e del proprio Se.
Per strada la guerra degli sconti anticipati fa tremare le strade di silenzio...
siamo tutti come i cani che tremano al sole.
Rincorrendo la possiblità di respirare....
la testa ingombra,
pesante di sassi neri....
di rabbia,
di casualità violenta.....
non voglio perdere pezzi di vetro dall'anima.
secchi di piombo
scavano il buio piano....un sogno mancato per volta....
sopravvivendo al risveglio in una camera di panico...
resistendo alla precipitosa caduta del cuore nelle viscere....
sorridendo alla liberazione delle lacrime e del proprio Se.
Per strada la guerra degli sconti anticipati fa tremare le strade di silenzio...
siamo tutti come i cani che tremano al sole.
Rincorrendo la possiblità di respirare....
la testa ingombra,
pesante di sassi neri....
di rabbia,
di casualità violenta.....
non voglio perdere pezzi di vetro dall'anima.
mercoledì 29 maggio 2013
boîtes rouges
Ci sono tre uomini alla pompa di benzina.
Seduti guardano la strada con gli occhi che non si aspettano niente oltre il traffico....
guardano la violenza
liquida
elettrica
rimbalza da un cofano ad un fanalino di coda.....
Sulle panchine dietro i parcheggi
c'è un mondo parallelo che non si vede se ci passi accanto veloce
si respira alcol e malinconia che cade dagli occhi
precipitando in tasche troppo vuote o troppo piene a seconda del tempo....
Il rumore di fondo del crollo costante dietro ogni gesto....
ci si muove come ingranaggi inceppati
in marcia dentro la perdita...nella bolla di pubblicità che ci separa da un'apocalisse senza dolore...
è la terapia che ci somminiatrano in piccole dosi quotidiane
fino a quando niente ci sorprenderà più....
Seduti guardano la strada con gli occhi che non si aspettano niente oltre il traffico....
guardano la violenza
liquida
elettrica
rimbalza da un cofano ad un fanalino di coda.....
Sulle panchine dietro i parcheggi
c'è un mondo parallelo che non si vede se ci passi accanto veloce
si respira alcol e malinconia che cade dagli occhi
precipitando in tasche troppo vuote o troppo piene a seconda del tempo....
Il rumore di fondo del crollo costante dietro ogni gesto....
ci si muove come ingranaggi inceppati
in marcia dentro la perdita...nella bolla di pubblicità che ci separa da un'apocalisse senza dolore...
è la terapia che ci somminiatrano in piccole dosi quotidiane
fino a quando niente ci sorprenderà più....
Liberismo equo e solidalE
sorseggiare UBUNTU cola
non cisalverà....dal liberismo pornografico dei cervelli
dalla social-democrazia delle moltitudini
intorpidite
guidate
fottute come tutto il resto
dal potere
più o meno misero
più o meno mantenuto
più o meno....le loro risate hanno rotto i coglioni
qualcuno dovrebbe dirgli che occupano uno spazio inutile...
non cisalverà....dal liberismo pornografico dei cervelli
dalla social-democrazia delle moltitudini
intorpidite
guidate
fottute come tutto il resto
dal potere
più o meno misero
più o meno mantenuto
più o meno....le loro risate hanno rotto i coglioni
qualcuno dovrebbe dirgli che occupano uno spazio inutile...
giovedì 23 maggio 2013
resa???
Hanno sfondato il cielo sulle vostre teste con nuvole di cemento
e piogge acide....
hanno detto che era tutta una questione di visibilità
eravamo tutti sicuri che il loro esercito di gomma e vernice
non sarebbe mai entrato nella riserva....
e invece siamo stati colpiti
dai loro lacrimogeni di istituzioni formali
la loro scuola
la loro famiglia
il loro controllo sullo scorrere del nostro tempo in ritardo...
le nostre barricate di carta e pensiero
non hanno resistito alla paura
dello schianto.
e piogge acide....
hanno detto che era tutta una questione di visibilità
eravamo tutti sicuri che il loro esercito di gomma e vernice
non sarebbe mai entrato nella riserva....
e invece siamo stati colpiti
dai loro lacrimogeni di istituzioni formali
la loro scuola
la loro famiglia
il loro controllo sullo scorrere del nostro tempo in ritardo...
le nostre barricate di carta e pensiero
non hanno resistito alla paura
dello schianto.
giovedì 2 maggio 2013
ex.area
Sotto la cortina di ferro
di ciglia finte si parla del tempo
dentro il regime di solitudini presenti.
Due ex partigiani giocano all'autoscontro
con i carrelli dell' ipermercato sotto casa
sventolando bandiera rossa.
Ti esce la nausea dagli occhi
quando il compromesso devi farlo con te allo specchio
e tutto fuori che si libera del proprio peso.
Come un masso buttato giù da un cavalcavia
precipiti nello sciaquone di una giornata in più.
di ciglia finte si parla del tempo
dentro il regime di solitudini presenti.
Due ex partigiani giocano all'autoscontro
con i carrelli dell' ipermercato sotto casa
sventolando bandiera rossa.
Ti esce la nausea dagli occhi
quando il compromesso devi farlo con te allo specchio
e tutto fuori che si libera del proprio peso.
Come un masso buttato giù da un cavalcavia
precipiti nello sciaquone di una giornata in più.
martedì 19 marzo 2013
porto d'armi
Al bar giù in strada dicono che hanno ammazzato un tipo
ma che non si deve sapere...
hanno liberato i cani
e chiuso le porte di utopia....
c'era troppa gente libera.....dicevano....
anche se non se ne accorgeva nessuno
un vecchio senza denti ha scritto su un tovagliolo di carta
che domani ci sarà la fine del mondo e la rivoluzione
ma è già tanto se non licenziano il cielo.
ma che non si deve sapere...
hanno liberato i cani
e chiuso le porte di utopia....
c'era troppa gente libera.....dicevano....
anche se non se ne accorgeva nessuno
un vecchio senza denti ha scritto su un tovagliolo di carta
che domani ci sarà la fine del mondo e la rivoluzione
ma è già tanto se non licenziano il cielo.
lunedì 18 marzo 2013
occhi di cane
Cercando di smembrare la notte....
bruciano le ciglia,
si ammucchiano le carcasse delle ore
mentre il sole finisce affogato nel cesso...di una festa senza inviti.
Dicono di chiedere alle madri
come si fa a cancellare le proprie tracce...
come arginare i fiumi sotterranei della carne
come mandare a puttane i buchi delle stelle...
vivendo come lupi
morendo come cani
agitiamo gli occhi.... fottuti dalla possibilità di essere caos...
bruciano le ciglia,
si ammucchiano le carcasse delle ore
mentre il sole finisce affogato nel cesso...di una festa senza inviti.
Dicono di chiedere alle madri
come si fa a cancellare le proprie tracce...
come arginare i fiumi sotterranei della carne
come mandare a puttane i buchi delle stelle...
vivendo come lupi
morendo come cani
agitiamo gli occhi.... fottuti dalla possibilità di essere caos...
giovedì 14 febbraio 2013
vicini di casa
Togli dagli occhi lo sfilacciamento della tua lingua incapace....
la sfida rimane capire quello che resta dopo il fuoco
scavando nel vetro delle barricate tra pinerottolo e androne
nella guerra privata della corrispondenza tra pensiero e azione
il tempo si costruisce non si perde.
la sfida rimane capire quello che resta dopo il fuoco
scavando nel vetro delle barricate tra pinerottolo e androne
nella guerra privata della corrispondenza tra pensiero e azione
il tempo si costruisce non si perde.
mercoledì 13 febbraio 2013
siamo tutti out of joint
hanno messo tutta la loro rabbia in bombe di cemento armato
dilatate in un periferico grigio
cielo sfondato......
sul confine tra quello che è mio
e
quello che è tuo
rimane la brace di quello che abbiamo rubato
e
che ci hanno rubato.
io non parlo
tu non parli
ma neanche loro
nessuno può andare al di là della mutilazione vocale....
viviamo tutti sotto il ciglio della strada
sotto terra il corpo trema....
corre tutto troppo velocemente per potere essere adeguati nel dostro disagio quotidiano...
perdiamo un po di noi tutte le volte che usciamo di casa....
dilatate in un periferico grigio
cielo sfondato......
sul confine tra quello che è mio
e
quello che è tuo
rimane la brace di quello che abbiamo rubato
e
che ci hanno rubato.
io non parlo
tu non parli
ma neanche loro
nessuno può andare al di là della mutilazione vocale....
viviamo tutti sotto il ciglio della strada
sotto terra il corpo trema....
corre tutto troppo velocemente per potere essere adeguati nel dostro disagio quotidiano...
perdiamo un po di noi tutte le volte che usciamo di casa....
martedì 5 febbraio 2013
FUMO DALLA RISERVA
Dalla grande metropoli
non ci vedono.... il nostro fumo è troppo sottile
e loro mangiano troppe nuvole e smog.....
Nella riserva abbiamo acceso un fuoco
e guardiamo il fumo sottile salire piano
bucando la notte....
Noi dalla riserva li vediamo....
camminare
parlare
scopare
lanciare bombe per la pace
mentire
morire
distruggersi gli occhi senza riuscire a guardare
negare e negarsi
Loro ci passano accanto ai margini
fissano il fumo che sale
e il nostro fuoco
non ci guardano negli occhi
al massimo possono mascherarsi da capo tribù.
non ci vedono.... il nostro fumo è troppo sottile
e loro mangiano troppe nuvole e smog.....
Nella riserva abbiamo acceso un fuoco
e guardiamo il fumo sottile salire piano
bucando la notte....
Noi dalla riserva li vediamo....
camminare
parlare
scopare
lanciare bombe per la pace
mentire
morire
distruggersi gli occhi senza riuscire a guardare
negare e negarsi
Loro ci passano accanto ai margini
fissano il fumo che sale
e il nostro fuoco
non ci guardano negli occhi
al massimo possono mascherarsi da capo tribù.
mercoledì 30 gennaio 2013
apriscatoleapristorie
Aprire le storie
come scatolette di tonno...
alla faccia degli eco-terroristi......
CHE muoiano le BALENE
se non siamo capaci
di salvare gli uomini.....................di salvare noi.......
aprire le storie fa male
lascia senza carne per respirare......
aprire le storie a volte non conviene
come scatolette di tonno...
alla faccia degli eco-terroristi......
CHE muoiano le BALENE
se non siamo capaci
di salvare gli uomini.....................di salvare noi.......
aprire le storie fa male
lascia senza carne per respirare......
aprire le storie a volte non conviene
domenica 27 gennaio 2013
post notte
perdendo il senso della misura in una tazza di caffè....
dopo la guerra notturna
che si ripete
sempre uguale alle tracce degli occhi sul cuscino....
si scivola via
inseguendo quello che resta della notte
inciampando nella luce troppo forte di tutte le cose perse....
dopo la guerra notturna
che si ripete
sempre uguale alle tracce degli occhi sul cuscino....
si scivola via
inseguendo quello che resta della notte
inciampando nella luce troppo forte di tutte le cose perse....
import export
Cancellando il debito...
smetti di colonizzare
gli occhi,
le mani,
le parole oltre il confine........
sotto la tenda della libertà,
in riserva si puliscono le asce..
non si fuma il calumet della pace.......
smetti di colonizzare
gli occhi,
le mani,
le parole oltre il confine........
sotto la tenda della libertà,
in riserva si puliscono le asce..
non si fuma il calumet della pace.......
martedì 15 gennaio 2013
A...
Svegliatevi sotto le granate dei vostri incubi
cappottini con doppi bottoni comprati con i saldi...in fila come soldatini dietro le ante IKEA
Le vostre facce di cera sicura non vi salveranno dal rumore degli occhi che vi cadono dietro le spalle
non vi basterà stringervi intorno a quello che pensate vostro.....
non impareremo MAI AD ESSERE senza avere ....non lasceremo mai che la porta si chiuda....
voglio liberarmi dai vestiti virtuali della quotidiana morte del sole...
sto imparando a resistere un minuto più degli altri
cappottini con doppi bottoni comprati con i saldi...in fila come soldatini dietro le ante IKEA
Le vostre facce di cera sicura non vi salveranno dal rumore degli occhi che vi cadono dietro le spalle
non vi basterà stringervi intorno a quello che pensate vostro.....
non impareremo MAI AD ESSERE senza avere ....non lasceremo mai che la porta si chiuda....
voglio liberarmi dai vestiti virtuali della quotidiana morte del sole...
sto imparando a resistere un minuto più degli altri
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