Su un sentiero di specchi e tracce lasciate da ciglia di vetro
camminiamo a ritroso
irriducibili alterità
contro tempo
al seguito di una carovana di punteggiatura disordinata
disegnando caos nella cenere
dando voce alla dinamite
dentro piccole scatole scure
i corpi si muovono in rottamazione del senso
senza trovare niente di nuovo
assistendo immobili alla continua morte del sole
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