sabato 12 ottobre 2013

resti

Ho pensato che la colpa mi avrebbe uccisa
più delle mani di ferro che si prendevano i miei respiri corti
di cane spaventato...

Ho pensato che quella luce che entrava dalla finestra
in obliqua caduta mi avrebbe stretto alla gola
come un serpente senza pelle....

ho pensato che in quella stanza
avrei lasciato il mio corpo vuoto
senza più carne

invece mi ha seguita strisciandomi dietro ferito
ricordandomi ogni secondo
la dimissione del tempo

abitando notti insonni
e giornate mute...

mi spavento se mi guardo da fuori

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