lunedì 9 febbraio 2015

......nel forno iracheno.......

In impronte di rovente azzurro,
bruciano tempo e cumino.

Cappotti sfondati,
dalle pieghe,
di una città
rotta.

Strappata
e
ricucita,
da un filo di rame
che va oltre la miseria.

La caverna delle bocche,
avvolte dal
fumo
e
dal suono,
duro come il cielo
trema.

Tracce di oriente,
nelle strade
e
nella mani,
scavate da
freddo,
farina
e
braci.....
Si colora di sangue di cane
il sole ad est.

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