lunedì 9 febbraio 2015

....

é avvenuta piano,
la migrazione degli occhi.
Si è mossa, da noi a loro, mentre eravamo distratti
dalla palla stroboscopica,
appesa nel nulla delle nostre stanze.

Si sono svuotati e riempiti,
innumerevoli volte,
immagini
in disordinato rumore metallico....

Seduti,
sulle nostre poltrone
comprate in saldo,
filtriamo il mondo 
con schermi piatti e cavi ottici...

E questo, è esattamente quello che vogliono,
quello che alla fine gli permettiamo,
con la nostra resistenza 
passiva,
culturale,
democratica...

La critica indignata non ci salverà,
dalla violenza del mercato,
che vuole merci veloci
e uomini rinchiusi,
in tende blu...
Prigionieri del confine caritatevole e armato
dell'estrazione,
poco importa che sia 
sangue,
petrolio,
cotone,
rifiuti....

Nei salotti borghesi,
si articola,
la retorica vischiosa
del buon selvaggio....

Nelle lingue di asfalto
più o meno periferiche
più o meno illuminate,
si cammina abbassando gli occhi,
sperando di non farsi notare...

Non si odia,
non si ama,
non si trema,

non più...

Corpi vuoti...contro corpi pieni.
qualcuno ci insegni a piangere per giusta causa.

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