mercoledì 30 luglio 2014

dicevano dell'alba-liquida

Terrorismi di cemento
su palme di formica
innevate da polistirolo in svendita

lasciatemi a guardia
dell'alba

la proteggerò
dal traffico
dal colore della strada
dal tuo risveglio ubriaco
dalla notte che scappa...lanciando ferite con un colpo di coda

proiettando su una banchina sospesa
il prossimo segreto dietro la soglia
nascosto nei cantucci del tempo
aperto agli spettri di orologi a muro...

Le iniziali del mio nome le ho incise
nel fumo nero di un tram
ma questo non basterà per ricordarle.

autoritarismi-in fragilità

Non avere pietà per la sua prima volta...
tolta la maschera da sub-urbano
in mari di smog tropicali

agita il suo trofeo
da mercenario

uccidendo l'entusiasmo per professione
vive scivolando sotto traccia
nascosto da eccessi di noia alcolica
in fondi di malinconia...

lascialo sul marciapiede a cercare
le biglie degli occhi

anche con quelle
non vedrebbe comunque....


...Sangue in debito...

Schiacciati da un cielo di plastica
si arrendono....

                         corpi svuotati da aspettative

attese

                         tese in orizzonti privati.......


Ci siamo dipinti le dita color blu carcere
per confondere le impronte

sentieri confusi su vetri appannati

scendendo eserciti di scalini vuoti
in attesa di lamiere affollate
in ritardo
su binari mentali
storditi  da battiti fuori sincro...

cuori metallici difettosi
cercano di spezzarsi
ricattati
da un'assenza di carne...