Hanno lasciato i resti su un tavolo chirurgico
sotto scorta si sono allontanati con respiri pesanti
e passi di carta
cavando gli occhi a lampioni troppo alti
stordendosi di stelle
ferite
lasciando la notte colare
nelle pieghe di parole costrette
in una sola lingua muta
le urla non si sentono più
non hanno valore di suono
negli angoli disincarnati
ci si nasconde
nel tentativo di sospendersi
la guerra tra se e se
si snoda piano
ruggendo piano
invade gli spazi possibili dei corpi
incastrati in armature color tabacco
la vertigine trema
scuote
e
si lascia andare.....
disarticolando tempo e spazio
si continua a cercare
un centro che non c'è
rimanendo corpo
si perde
la possibilità
inseguendo l'origine
in foreste di metallo urbano
si perdono i tram....
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