mercoledì 2 aprile 2014

egocontroego

Hanno lasciato i resti su un tavolo chirurgico
sotto scorta si sono allontanati con respiri pesanti
e passi di carta

cavando gli occhi a lampioni troppo alti
stordendosi di stelle
ferite
lasciando la notte colare
nelle pieghe di parole costrette
in una sola lingua muta

le urla non si sentono più
non hanno valore di suono

negli angoli disincarnati
ci si nasconde
nel tentativo di sospendersi

la guerra tra se e se
si snoda piano
ruggendo piano
invade gli spazi possibili dei corpi
incastrati in armature color tabacco

la vertigine trema
scuote
e
si lascia andare.....

disarticolando tempo e spazio
si continua a cercare
un centro che non c'è

rimanendo corpo
si perde
la possibilità

inseguendo l'origine
in foreste di metallo urbano
si perdono i tram....

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